Dal terremoto del BELICE del 1968 alle TERRE in MOTO nel BELICE 2008
Ho pubblicato un mio scritto, che vi invito a leggere, per onorare i radioamatori, i soccorritori di ieri e di oggi, e la meritoria opera del Volontariato di Protezione Civile che si attiva in occasione di calamità naturali.Ho un ricordo ancora vivido delle giornate successive alla prima scossa di terremoto (ne seguirono a decine nei giorni successive) .
Mio padre, che all'epoca prestava servizio al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo, parti il giorno dopo e fu impiegato nei soccorsi continuativamente per circa un mese, periodo durante il quale nessuno di noi in famiglia ebbe sue notizie.
All'epoca c'era solo un canale televisivo in bianco/nero e il radiogiornale "radio sera" alle 19.00
Entrambi queste fonti riportavano scarne notizie e bollettini di ritrovamenti di superstiti e vittime.
Anche ai pompieri colleghi di mio padre che hanno operato durante il terrempoto della Valle del Belice che hanno perso la vita o che l'hanno salvata agli altri va il mio pensiero.
Mentre scrivo ripassano immagini di una fancuillezza passata (talvolta) in mezzo alle autopompe color rosso, nelle giornate quando andavo a trovarte mio padre in caserma durante i tanti anni che mio padre ha speso con passione dedizione e fatica all'interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Ciao papà.
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