18 dicembre 2007

VERBALE DELLA RIUNIONE tra i rappresentanti delle associazioni radioamatoriali ed il Ministero delle Comunicazioni

In data 07/12/2007 alle ore 10.30, presso l’ufficio del Dott. Andrea Cascio responsabile dell’Ufficio II della Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica e di Radiodiffusione al Ministero delle Comunicazioni, sito in Viale America 201 a Roma, si è tenuta una riunione delle Associazioni dei radioamatori italiani: A.RA.C., C.I.S.A.R., PoloPositivo ed ERA (con l’assenza dei rappresentanti A.R.I.), allo scopo di discutere eventuali modifiche all’Allegato 25 del DLG 259 del 1° agosto 2003, che regola l’ammontare dei diritti amministrativi ed i contributi per reti e servizi di comunicazione elettronica ad uso privato. A riguardo il Ministero ha manifestato la propria intenzione di accorpare, in un’unica soluzione decennale, il tradizionale canone di Euro 5,00 poiché, secondo il parere del funzionario che lo rappresentava, sarebbe oneroso riscuotere tale importo in modalità annuale.Le associazioni ARAC, CISAR, PoloPositivo ed E.R.A. hanno manifestato la loro contrarietà a tale variazione della normativa, ritenendo ingiustificato il provvedimento sotto il profilo legislativo, ricordando che, solo lo scorso anno, il Ministero ne ipotizzava l’abrogazione; in conseguenza di ciò quanto sopra appare ancor più ingiustificato.Nel corso della riunione l’associazione CISAR, attraverso il suo rappresentante Giuseppe Misuri, ha chiesto espressamente l'abolizione del contributo succitato, suggerendo che il prelievo di tale importo potrebbe essere reperito da servizi diversi da quello radioamatoriale. Anche le associazioni ARAC, Polopositivo ed E.R.A. hanno fatto propria la proposta presentata.Esse ritengono che, a fronte di tale onere per i radioamatori e le associazioni, il Ministero dovrebbe fornire un servizio di adeguato controllo e identificazione delle comunicazioni abusive e delle fonti di disturbo sulle frequenze adibite ai radioamatori, cosa che notoriamente non è stato in grado di effettuare.Inoltre aggiungono che l’unificazione di tale importo per dieci anni, in un’unica soluzione, sia lesiva della libertà del singolo di poter abbandonare, in ogni momento, l’attività radio per qualsivoglia motivazione, poiché tale provvedimento non prevederebbe alcuna forma di rimborso.Il Ministero altresì ha espresso la volontà di introdurre un canone pari a Euro 200,00 per il conseguimento dell’autorizzazione generale ad esercire una stazione ripetitrice non presidiata, quale contributo amministrativo per l’istruttoria.A riguardo le associazioni ARAC, CISAR e PoloPositivo hanno manifestato la loro contrarietà a tale ipotesi, ritenendo che non vi siano le condizioni tecniche ed economiche per accettare una simile richiesta.Quanto sopra scaturirebbe dalla necessità, per il Ministero, di approntare un ufficio per l’istruttoria delle pratiche di autorizzazione, per giungere ad una mappatura dell’esistente e per rilasciare ulteriori autorizzazioni.A riguardo l’ARAC ha espresso il suo giudizio negativo affermando che l’attuale situazione all’interno del Ministero è estremamente confusa, e non offre garanzie che in futuro esso possa assicurare la costituzione, il mantenimento e l’efficienza di tale struttura; il che significherebbe soltanto innescare un meccanismo fiscale iniquo ed inaccettabile per i radioamatori e per le associazioni.Analogo concetto, con diverse sfumature, è stato espresso dalle associazioni CISAR e Polopositivo.L’associazione E.R.A., sostiene di non essere contraria al provvedimento, qualora dovesse servire ad effettuare più controlli sul territorio ed essere un deterrente per la nascita ingiustificata di ripetitori. L’associazione E.R.A., non è d’accordo sul costo di Euro 200,00 che appare, a suo parere, troppo elevato. In linea di massima, ha manifestato di essere d’accordo con le altre associazioni, e propone che il Ministero presenti al più presto un regolamento riguardo alla materia in discussione.L’incontro si è concluso alle ore 12,30 .
I Rappresentanti ARACI
l Rappresentante CISAR
Il Rappresentante PoloPositivo
I Rappresentanti ERA

17 Dic. 2007 - Enzo Bisconti IT9UMH

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13 dicembre 2007

Tassa di Concessione Governativa per i Radioamatori

All’interno del mio sito http://www.it9umh.altervista.org/ ho messo a disposizione di tutti i radioamatori un link che permette di scaricare un file .PDF all'interno del quale sono indicati gli Ispettorati Regionali del Ministero delle Comunicazioni, i rispettivi numeri di conto corrente postale, e la causale da indicare per l'esatta compilazione del BOLLETTINO POSTALE con il quale pagare la Tassa di Concessione Governativa 2008 per i Radioamatori.

L'importo indicato da pagare è sempre di euro 5.00 (cinqueezerocentesimi) e la scadenza è stata fissata al 31 gennaio 2008.

Il documento è disponibile gratuitamente e i dati sono stati tratti dal sito del Ministero delle Comunicazioni.

Ecco il link: http://www.it9umh.altervista.org/ e buona consultazione a tutti.

Enzo IT9UMH

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10 dicembre 2007

TASSA SUI RIPETITORI - LE SOLITE VOCI DI FINE ANNO ???


TASSA SUI RIPETITORI - LE SOLITE VOCI DI CORRIDOIO DI FINE ANNO ??


Ogni fine anno gli organi di stampa e TV ci informano sulle previsioni catastrofiche circa gli aumenti dei costi di gas - luce e telefono; da quest'anno abbiamo una voce in più che minaccia di aggredire il nostro bilancio: LA TASSA SUI RIPETITORI.

Ormai il tam-tam è così veloce che la stessa notizia ha già fatto il giro della nostra comunità più di una volta e ogni volta la TASSA SUI RIPETITORI aumenta il costo in maniera esponenziale.

Così come l'anno scorso si patentava l'aumento della TASSA DI CONCESSIONE ANNUALE (poi smentita) ecco che puntualmente poco prima della fine dell'anno sboccia l'idea di qualche nuovo e pesantissimo balzello a danno di noi radioamatori.

Sia chiaro, io non sono affatto daccordo su di una nuova tassa, ma quello dei PONTI RIPETITORI ormai da anni rappresenta una vera spina nel fianco di tutti e andrebbe davvero regolamentato. Infatti in questi anni abbiamo visto rilasciare autorizzazioni per l'installazione in maniera indiscriminata di una serie di ponti in VHF o UHF a volte talmente vicini (sul territorio e/o di frequenze) che è pressocchè impossibile transitare senza portarsi appresso sblateri o interferenze di ogni tipo.

Che ne diremmo allora di parlare di TASSA e contemporaneamente di TUTELA dei gestori (corretti) dei ponti ?

Che ne direbbero le Autorità preposte se a fronte di una TASSA dovessero sancire (nero su bianco) il proprio obbligo di CENSIRE i PONTI ed i GESTORI, e conseguentemente di vigilare e di intervenire d'ufficio sugli abusi che taluni di essi pongono in essere quando (ad esempio) attivano un ponte senza cavità in danno ad una collettività radiantistica ?

La parola TASSA significa che a fronte di una prestazione c'è il pagamento di un obolo, quindi se io pago per avere la concessione di un PONTE allora mi si deve garantire che altri non interferiscano con l'uso delle frequenze datemi in concessione.

Ad oggi non c'è nulla di definitivo e come dicevamo, sono solo voci. Speriamo però che coloro che i rappresentanti delle Associazioni radioamatoriali (ARI - CISAR - ERA - ARAC etc etc) che prenderanno posto ad un eventuale e prossimo tavolo tecnico convocato dal MINISTERO delle Comunicazioni, abbiano la scienza di perorare la giusta causa e i giusti interessi dei loro rappresentati, interessi che dovrebbero essere esclusivamente radiantistici.

08 Dic. 2007 - Enzo Bisconti IT9UMH

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