20 novembre 2006

Ringraziamenti (e amare riflessioni)

Nella giornata di ieri, il Gruppo R.E. dell'E.R.A. di Palermo, su incarico dell’Ufficio di Protezione Civile del Comune di Palermo, ha organizzato e gestito una maglia radio durante la manifestazione “MARATONA DI PALERMO 2006” alla quale hanno partecipato (tra atleti, accompagnatori e pubblico) oltre 3000 persone.

La Maglia Radio è stata organizzata mediante l’allestimento di un CENTRO RADIO posto al Giardino Inglese, oltre che cinque postazioni fisse poste in punti nevralgici del circuito, e due postazioni mobili su mezzi della Protezione Civile.

L’intero impianto della struttura radio ha funzionato perfettamente, in quanto è notorio che gli apparati e gli operatori sono sempre in “UP” cioè operativi e pronti.

E’ risaputo infatti che quando gli apparati radio sono in mano a specialisti, questi amano curare personalmente le proprie strutture affinché siano sempre perfettamente funzionanti (in “UP” appunto) in qualsiasi condizione.

A parte il protrarsi nel tempo della manifestazione che ha fisiologicamente una estensione temporale elevata dovuta anche al numero dei partecipanti alla corsa (ricordiamo è una maratona lunga km 42,290) i radioamatori hanno ben accettato e fronteggiato tutti gli eventi occorsi durante la manifestazione.

In particolare è da porre in risalto il preziosissimo contributo, (frutto delle sinergie tra i radioamatori presenti nell’organigramma della Polizia Costiera Ausiliaria e la Maglia Radio del Gruppo Radio Emergenza dell’E.R.A,) allorché è scattato l’allarme per lo smarrimento tra la folla, di un bambino di sette anni sfuggito al controllo dei genitori impegnati anch’essi nella corsa podistica.

Le attività di avvistamento hanno richiesto solo 10 minuti al massimo, perché il bambino fosse individuato all’interno del Parco della Favorita e restituito (con mezzi dell’Organizzazione) alle cure dei genitori.

Riportiamo ed estendiamo a tutti i radioamatori presenti e non, il sincero ringraziamento del papà del bambino rivolto a “TUTTI I RADIOAMATORI”, il quale ha avuto la prontezza di rivolgersi al centro radio della P.C.A. vicino dove egli si trovava.

Il centro della P.C.A. ha immediatamente smistato la comunicazione di “allerta” a tutti i radioamatori, i quali a loro volta hanno allertato tutti gli operatori volontari presenti all’interno del Parco della Favorita e nelle immediate vicinanze.

Questo piacere nell’aver contribuito in modo sinergico alle operazioni di ricerca ed individuazione di un bambino tra centinaia di persone intente ognuno alla propria gara, stride inevitabilmente con un altro aspetto che di radiantistico non ha assunto assolutamente nulla e che purtroppo mi spinge oggi a non terminare questo mio intervento con i miei sinceri ringraziamenti rivolti a tutti i radioamatori volontari intervenuti alla manifestazione.

Ieri, per chi ha avuto modo di ascoltare sulla frequenza 145.400 VHF, un mentecatto con alcune apparecchiature radio a sua disposizione, ha comunicato la propria presenza in frequenza, lasciando aperto ed attivo il suo PTT con una azione sistematica di disturbo e precisa sovra-modulazione (al massimo dei WATT disponibili) delle trasmissioni radio sulla frequenza operativa sopra indicata.

Altresì, non contento di ciò, forse perché spinto dall’alto grado di civiltà e contegno assunto da tutti gli operatori, i quali lo hanno ignorato malgrado il suo modo di agire non contentisse loro di operare con tranquillità, ha ulteriormente studiato manovre di disturbo delle radiocomunicazioni della “maglia” occupando il Ponte ripetitore R1Alfa con l’emissione parossistica di segnali 1750hz, avvalendosi contemporaneamente del trasponder per immettere sui 145.400 altre trasmissioni HF, spingendosi a trasponderizzare canali della banda CB - 27Mhz su frequenze VHF.

E’ indubbio che questo soggetto dispone di una sola cellula neurologica, la quale è in grande difficoltà quando deve gestire e disporre dei vai organi di un organismo guastato da siffatta patologia.

Alla luce di questa considerazione, se ne avessi avuto voglia e spirito per socializzare con un minorato mentale di siffatta effigge, avrei fatto giungere a lui tutto il mio rammarico e la mia compassione per il suo stato pietoso da cui scaturisce un atteggiamento che sinceramente è tipico di chi può avere anche il meglio delle attrezzature radio, ma non gode del bene dell’intelletto e quindi riduce la propria esistenza ad un grande spreco vegetativo.

Questo soggetto subencefalitico, demente, affetto sicuramente da turbe psichiche e sindromi deficitarie croniche, costretto a fare i conti quotidianamente con la propria asocialità congenita, patologie queste che trovano le origini in traumi infantili di cui possiamo solo immaginare gli odierni effetti devastanti, ha reiterato il proprio comportamento di disturbo fino a quando ne ha avuto voglia e per tutta la durata della manifestazione.

Questo agire può anche passare, visto che le strutture tecniche messe in campo dai radioamatori E.R.A. erano soverchianti nella qualità e nella potenza di emissione, rispetto alle azioni di disturbo poste in essere dallo psicotico.

Quello che però non ho tollerato personalmente e non tollererò mai in futuro, è il fatto che in seguito, il parassita radiofornito resosi conto che era scattata la vera emergenza finalizzata alla ricerca ed il ritrovamento di un bambino disperso, ha esacerbato gli sforzi e si è accanito con tutte le forze a disposizione possibili per rendere ancora più difficili le trasmissioni tra i vari operatori radio (un ascolto accurato delle registrazioni dei passaggi “in bianco” ha evidenziato l’uso di apparecchiature di solito preferite non da principianti).

Non ci sono termini per poter definire tale atteggiamento, degno di un soggetto che vive ed ha sempre vissuto nella peggior feccia sociale e morale, in quanto egli stesso ne è parte integrante.

Non ci sono termini per definire quanto squallido sia un atteggiamento che fa credere forti solo per il fatto di poter premere un PTT solo con la determinazione nel generare un “disturbo”.

Non ci sono termini che possano definire un personaggio grottesco e inutile che specula sulla disperazione (fortunatamente momentanea) di due genitori che si affidano ad una “maglia radio” per ritrovare il proprio figlio di sette anni in quel momento disperso all’interno di un Parco insidioso e per certi aspetti pericoloso come solo la “Favorita” sa diventare.

Non ci si può limitare a dire, col senno di poi, che l’isolamento è la migliore arma per far “scoppiare” un soggetto del genere.

Per quanto sia disdicevole dare spazio a questo “buffone della radio” attraverso questo mio scritto, desidero che costui sappia TRE cose:

1) Prima o poi i riscontri tecnici raccolti durante le azioni di disturbo, rilasceranno un risultato univoco che riporterà all’autore (o agli autori) di queste azioni che (ricordo) hanno rilevanza amministrativa e penale.

2) Prima o poi sarà così sciocco e squallido che egli stesso tradirà il proprio comportamento, attraverso gli elementari monosillabi che può essere capace di emettere davanti a qualsiasi microfono collegato ad una radio (purchè si ricordi di accenderla).

3) Che per quanto costosa e ricercata possa essere la sua attrezzatura radiantistica, per il solo fatto di aver speculato sulla disperazione di due genitori ed un bambino, per il solo fatto di aver strumentalizzato questa situazione per il proprio piacere, per aver dirottato anche per un momento le comunicazioni inerenti a questo soccorso, per aver voluto ritorcere gli sforzi che fanno i volontari dell’E.R.A. Gruppo R.E. di cui mi onoro di essere consocio fondatore, per il valore che può avere quel pezzo di carta che chiama “patente” valore che diventa pari a quello della carta straccia quando quella patente sta tra le sue viscide mani o nascosta nel profondo del suo portafogli, sappia che l’intera comunità radiantistica SCHIFA (guai se così non fosse) questi comportamenti e lui NON SARA’ MAI DEGNO DI FREGIARSI DEL TITOLO DI RADIOAMATORE, ad onta delle cartoline QSL che mostra tronfio (a chi poi?) nella bacheca accanto alla propria radio.

E di aver posto in essere questi comportamenti, st’omm'e'merda, si guardi bene dal vantarsene in giro.

IT9UMH - Palermo

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